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UNO SGUARDO SULL'ANORESSIA-BULIMIA

Spesso mi viene chiesto, parlando di disturbi alimentari, se l'origine degli stessi sia di stampo culturale e sociale o se le cause siano interne all'individuo. Le radici sociali del crescendo epidemico dell'anoressia-bulimia e anche del binge eating (mangiare compulsivo e abbuffate, senza condotte riparatorie tipo vomito autoindotto) sono ampiamente dimostrate. Non è un caso che nelle culture tradizionali del Terzo Mondo l'anoressia non esista. Il movimento difensivo dei disturbi alimentari è rinvenibile solo in una cultura dove "magro è bello". Purtroppo le nostre ragazze occidentali normopoeso, quando cominciano a calare vengono socialmente molto apprezzate. Questa cornice è dunque una condizione necessaria allo sviluppo, per esempio, dell'anoressia, ma non rappresenta una ragione sufficiente. Molte ricerche, infatti, dimostrano che l'insoddisfazione fisico-estetica non è un dato predittivo di futuri disturbi alimentari. Ciò dimostra che la cultura fa da innesco, crea un fattore di vulnerabilità, ma richiede le altre variabili, personali e familiari, per svilupparsi.

L'altro quesito che mi viene posto, in riferimento sempre ai disturbi alimentari, coincide con la domanda a: "Perché sono tutte femmine?". Tento di rispondere. È tipico di molte patologie psichiche il loro presentarsi nei due sessi in proporzioni diverse. Nel caso dei disturbi alimentari questo dato è da ricondurre a cause di tipo socio-culturale. La nostra cultura, infatti, spinge più le femmine dei maschi a preoccuparsi del loro corpo come "immagine". Resta individuale, invece, la modalità con cui la ragazza preadolescente accede alla pubertà, periodo che coincide con uno straordinario modificarsi del proprio aspetto corporeo, con tutte le connessioni e ripercussioni che questo comporta a livello sociale e di identità.

I disturbi alimentari sembrano legati all'immagine, ma raggiungono le profondità dell'essere e di un dolore che non può essere espresso altrimenti. Ai primi segnali è opportuno rivolgersi al medico di riferimento o a uno specialista.

Elfedea

Èquipe Clinica Multiprofessionale

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